Informazioni generali

PENSATE AL CLIMA E SCEGLIETE IL CALORE RINNOVABILE!

I 2,3 milioni di edifici in Svizzera consumano circa il 45% dell’energia nel nostro Paese; inoltre il settore degli edifici è responsabile del 33% delle emissioni complessive di CO2. Uno dei motivi risiede nel fatto che due terzi degli edifici sono riscaldati con energie fossili, ossia con olio o gas naturale. Se la Svizzera vuole raggiungere i propri obiettivi di politica energetica e climatica, dopo il 2030 non potranno più essere installati impianti di riscaldamento a com

bustibili fossili. Pertanto in qualità di proprietari, in fase di risanamento del vostro edificio per produrre calore dovreste passare a una delle tante alternative basate sulle energie rinnovabili.

Una caldaia a combustibile fossile che ha più di 10 anni va sostituita. Il passaggio a una fonte di energia rinnovabile è vantaggioso per diversi motivi:

  • Con il passaggio alle energie rinnovabili indigene, potete ridurre pressoché a zero le emissioni di CO2 in fase di esercizio.

  • Se tenete conto dei costi di investimento e di esercizio, il riscaldamento basato sulle rinnovabili è decisamente più conveniente.

  • L’impiego di energia fossile è superato e contraddice l’attuale orientamento in materia di politica climatica. Inoltre le misure previste dalle leggi stanno limitando progressivamente l’uso di sistemi di riscaldamento a combustibili fossili.

  • Un impianto di riscaldamento moderno con fonte energetica rinnovabile aumenta il valore del vostro immobile. In questo modo, il vostro edificio rimane attraente anche per le future generazioni.

I SISTEMI DI RISCALDAMENTO

  • POMPA DI CALORE

    Le pompe di calore traggono la loro energia dall’aria, dal suolo o dalla falda freatica. L’impiego di acqua di lago o calore residuo è possibile anche per edifici più grandi o per impianti di riscaldamento. I costi di investimento delle pompe di calore sono relativamente elevati, ma il loro esercizio è economico. Se regolati correttamente, con l’elettricità che utilizzano generano da tre a quattro volte la quantità di energia termica, in alcuni casi anche di più.

    L’efficienza è determinata dalla corretta fonte di calore: le pompe di calore acqua glicolica/acqua che utilizzano sonde geotermiche sono più costose in fase d’acquisto, ma richiedono fino a un terzo in meno di energia elettrica rispetto alle pompe di calore aria/acqua. Inoltre, grazie al GeoCooling, con le sonde geotermiche è possibile ottenere un raffreddamento «dolce». In molti casi ha senso produrre elettricità in proprio con un impianto fotovoltaico. Se le celle solari sono installate sul proprio tetto, l’ambiente è ulteriormente protetto; in questo modo diminuiscono i costi del riscaldamento.

    Una pompa di calore è più efficiente se funziona con temperature di mandata più basse: per questo motivo, solitamente è più funzionale abbinare la pompa di calore al riscaldamento a pavimento piuttosto che utilizzare i termosifoni. Tuttavia, grazie alle nuove pompe di calore con inverter si raggiungono buoni livelli di efficienza anche utilizzando i termosifoni.

  • LEGNA

    Chi riscalda con legno locale difficilmente grava sul clima. Il CO2 generato dalla combustione viene di nuovo assorbito dagli alberi che ricrescono in boschi e foreste. Il legno può inoltre essere acquistato nelle vicinanze, promuovendo in tal modo la creazione di valore regionale. La scelta di sistemi di alta qualità, l’utilizzo di combustibili adeguati e il corretto funzionamento possono ridurre al minimo l’inquinamento atmosferico da ossidi di azoto e polveri sottili.

    I riscaldamenti a pellet completamente automatici o gli impianti di combustione a ceppi di legna sono particolarmente adatti per case unifamiliari e bifamiliari. I sistemi di riscaldamento a truciolato sono più indicati per gli edifici di medie e grandi dimensioni, spesso in combinazione con reti di teleriscaldamento. Per qualsiasi tipo di riscaldamento a legna deve esserci abbastanza spazio per stoccare il combustibile.

  • ENERGIA SOLARE TERMICA

    Se l’immobile ha un tetto adatto, è possibile sfruttare anche l’energia solare e integrare così in modo efficiente un altro sistema di riscaldamento. La Svizzera ha un potenziale di sfruttamento dell’energia solare enorme, che può essere utilizzato attraverso i moduli fotovoltaici (per la produzione di energia elettrica) o i collettori solari (per la produzione di calore; energia solare termica).

    Il solare termico fornisce acqua calda all’edificio. L’elemento centrale di un collettore solare è l’assorbitore – un corpo metallico nero attraversato da canaline, in cui circola acqua addizionata con antigelo ecologico. Questo liquido assorbe il calore solare e lo trasferisce all’accumulatore dell’acqua calda attraverso uno scambiatore di calore. Per funzionare in modo redditizio, un impianto solare termico va progettato in modo tale da fornire solo una parte dell’acqua calda necessaria sull’arco di tutto l’anno. Durante lunghi periodi di maltempo e in inverno, per riscaldare l’acqua nell’accumulatore è necessario un generatore di calore aggiuntivo.

    L’energia solare può essere sfruttata con un impianto fotovoltaico, per produrre energia elettrica e in abbinamento ad es. a una pompa di calore (v. pompa di calore).

  • RETI DI TELERISCALDAMENTO

    Vale la pena verificare se nell’area circostante esiste una rete termica o se è previsto l’allacciamento dell’edificio ad esempio a una rete di teleriscaldamento. Il teleriscaldamento è generato in un impianto centrale, ad esempio di incenerimento di rifiuti, di trattamento delle acque reflue o un sistema di riscaldamento a truciolato. Anche il calore residuo proveniente dall’industria può essere utilizzato come fonte di calore.

    L’acqua calda generata dalla centrale termica raggiunge i consumatori attraverso una rete di condutture ben isolate. Dopo aver estratto il calore dalle condutture l’acqua raffreddata torna alla centrale di teleriscaldamento attraverso una seconda conduttura. A seconda della temperatura, l’acqua immessa in rete può essere utilizzata direttamente per il riscaldamento e/o la produzione di acqua calda. Tuttavia, esistono anche reti di riscaldamento in cui la temperatura deve dapprima essere portata a un livello adeguato, in modo centralizzato o decentralizzato, attraverso pompe di calore.

    Queste reti di distribuzione «fredde» funzionano in linea di principio come le reti di teleriscaldamento, ma vengono gestite a bassa temperatura. Le acque reflue, le acque sotterranee, l’acqua di lago o di fiume o il calore residuo a bassa temperatura, generato ad esempio dai centri di calcolo, fungono da fonti di calore. Le reti «fredde» possono essere utilizzate anche per raffreddare gli edifici.

Maggiori informazioni nella brochure sottostante:

Brochure calorerinnovabile

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